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La filosofia di Giuseppe Rivadossi

La terra, il cielo, l’aria, l’acqua, gli alberi, le foreste sono la nostra casa, il nostro rifugio, le nostre custodie.

E’ un nostro piacere e impegno recuperare lo spazio dell’uomo alla dimensione pratica e poetica del vivere. Questa dimensione nasce dalla coscienza che tutto l’operare dell’uomo è sempre vera e sentita relazione con l’altro quindi comunicazione.
L’ambiente può favorire la riconciliazione con la vita e perciò la riscoperta della sua bellezza.

Oltre alla funzione di ben accogliere e proteggere le persone e le loro cose, una architettura ha anche la funzione di definire lo spazio dell’uomo.

La riscoperta del materiale legno, nel suo corpo pieno è già un passo verso questo spirito dell’operare.  Utilizzare con misura questo prezioso materiale, nel rispetto della sua natura è un fatto poetico.

La qualità delle strutture nasce per noi dalla capacità di dare, con la loro presenza ed il loro servizio, un senso alto allo spazio nel quale viviamo e ci riconosciamo.  

Le stesse tecniche di lavorazione come l’assemblaggio ad incastri (più funzionale alla natura del legno) sono parte di questa riscoperta.
Questi incastri se ben definiti, pur nella loro funzione diventano anche un fatto di bellezza.

Oltre a questa tecnica Giuseppe Rivadossi ha sentito fin dall’inizio anche l’esigenza di realizzare strutture in legno totalmente a scavo.

Dalle due tecniche altrettanto valide ne deriva un risultato poetico molto diversificato.
Le strutture ottenute per assemblaggio ad incastri parlano della possibile bellezza della razionalità e della tecnica; le strutture ottenute a scavo invece riportano la nostra memoria alla terra, alla grotta e a qualcosa di più primordiale.

In questi ultimi anni questo procedimento ha raggiunto una sua maturità.
I volumi e le strutture definite a scavo secondo dimensioni e forme sempre più essenziali, continuando a portare con sé la fragranza del materiale, si liberano dalla pesantezza del corpo e si presentano come apparizioni di luce.

Lo spazio della casa è il paesaggio interno della nostra vita, dei nostri rapporti, dei nostri affetti
Le strutture e le immagini che lo definiscono devono aiutarci a ritrovare quel grande ed umano rapporto d’amore con il tutto che è il fine della nostra umanità.